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Alessandria è un'importante città del
Piemonte, la 3ª della regione per
popolazione dopo Torino e Novara,
capoluogo dell'omonima provincia. Sorge
nella pianura alluvionale formata dai
fiumi Tanaro e Bormida, in prossimità
del loro punto di confluenza. Grazie
alla sua posizione al centro del
triangolo Torino-Genova-Milano, la città
costituisce un importante nodo
autostradale e ferroviario con scalo di
smistamento di testa, situato nel
sud-ovest della stazione viaggiatori.
Geografia
Il territorio della provincia è per
3/4 montuoso o collinare. A nord il
basso Monferrato si caratterizza per una
immensa distesa di colline e valli in
cui scorrono il fiume Po e il Tanaro. Al
centro è situata una fertile pianura
attraversata dal Tanaro, dal Bormida e
dai loro affluenti. A sud-ovest ancora
le colline della Val Bormida, della Val
d'Erro e della Val d'Orba, che si
congiungono con i monti dell'Appennino.
A sud-est le zone collinari del novese e
del tortonese, con le valli dello
Scrivia e dei suoi affluenti,
costituiscono le estreme propaggini
dell'Appennino Ligure, sui quali la
provincia confina con quella di Genova.
Monumenti e luoghi d'interesse
Il centro della città è
caratterizzato dalla vastità di Piazza
della Libertà, piazza d'armi voluta da
Napoleone e ottenuta mediante la
demolizione dell'antica cattedrale
(1803), della quale sono stati
recentemente portati alla luce i resti
delle fondamenta.
Al centro di essa sorge la statua di
Urbano Rattazzi, opera di Ferruccio
Pozzato, che sostituisce la fusione più
antica di Giulio Monteverde, demolita
per ricavarne metallo nel 1943, durante
la seconda guerra mondiale. Vi si
affacciano inoltre sullo spazio
pubblico: il Palazzo del Municipio o
Palazzo Rosso (dal colore della
facciata, XVIII secolo) dotato di un
particolare orologio a tre quadranti (da
notare sulla sommità il galletto
sottratto dagli alessandrini ai casalesi
nel 1225); Palazzo Ghilini, oggi sede
della provincia e della Prefettura,
progettato da Benedetto Alfieri nel
1733, di pregevoli forme barocche,
considerato il più bello e monumentale
della città; Palazzo delle poste
(1939-1941) di stile schiettamente
razionalista, con un bel mosaico lungo
38 metri di Gino Severini; Palazzo
Cuttica di Cassine, futura sede del
Museo Civico.
Quasi adiacente a piazza della Libertà è
la raccolta piazza del Duomo dove sorge
la nuova Cattedrale neoclassica del
(1810-1849) che conserva al suo interno
la statua lignea della Madonna della
Salve; sul lato sinistro della facciata
spicca Gagliaudo che regge una
formaggetta lodigiana, scultura romana
raffigurante l'eroe alessandrino che
secondo la leggenda si distinse nel
corso dell'assedio del Barbarossa.
Da notare sul fianco destro della
Cattedrale l'altissimo e imponente
campanile goticheggiante costruito negli
anni '30 del novecento che, con i suoi
106 metri di altezza è il secondo più
alto d'Italia dopo il Torrazzo di
Cremona. Altra chiesa di notevole
interesse è Santa Maria di Castello (XV
secolo), la più antica della città,
situata presso l'antico borgo Rovereto e
che fonde nella sua struttura stili di
epoche diverse, come quello tardo -
romanico della costruzione con il
portale rinascimentale e, al suo
interno, diverse opere di epoche
successive (il crocefisso, l'altare, la
fonte battesimale, la sacrestia);
inoltre nei sotterranei, da qualche
tempo riaperti al pubblico, si possono
osservare i resti di 2 precedenti
chiese. Nonostante una fase di
decadenza, negli ultimi anni sono stati
notevoli i lavori di ristrutturazione.
Altri monumenti degni di nota sono:
Palazzo Guasco situato nella via
omonima, dalla bella facciata
barocco-piemontese, oggi sede di
Assessorati provinciali. In attesa di
restauro alcuni saloni del Palazzo che
conservano la struttura architettonica
Settecentesca. l'Arco di trionfo situato
al termine di via Dante fu eretto nel
1768 a ricordo della visita di Vittorio
Amedeo III e di Maria Ferdinanda di
Spagna. Sull'altra sponda del Tanaro
sorge la Cittadella, imponente
costruzione militare su progetto di
Ignazio Bertola. La costruzione, voluta
dai Savoia nel XVIII secolo, comportò
l'evacuazione e la demolizione
dell'intero quartiere di Borgoglio. Di
proprietà del Demanio Militare, è
visitabile solo in rare occasioni: è a
pianta stellare, con sei baluardi
attorniati da fossati.
Di notevole interesse
architettonico-militare il quartiere
militare con gli edifici Settecenteschi
e Ottocenteschi. Di prossima riapertura
il Museo Civico nella nuova sede di
palazzo Cuttica, che conserva tra
l'altro, due arazzi fiamminghi di
pregevole fattura, un interessante
polittico di Gandolfino da Roreto, i
paramenti sacri di papa Pio V e i corali
destinati al convento di Santa Croce di
Bosco Marengo da lui stesso ordinati.
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(Questo articolo è
rilasciato sotto i termini della
GNU Free Documentation License. Esso
utilizza materiale tratto dalla voce di
Wikipedia: "Alessandria". ) |
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