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La Provincia di Cuneo è una provincia
del Piemonte di oltre 570 mila abitanti.
Confina a ovest con la Francia
(dipartimenti delle Alte Alpi, delle
Alpi dell'Alta Provenza e delle Alpi
Marittime nella regione
Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord con
la provincia di Torino, a est con la
provincia di Asti, a sud con la Liguria
(province di Imperia e di Savona). È la
più antica provincia italiana (istituita
nel 1859) ed era la più grande per
estensione fino al 1947 (attualmente è
la terza dopo Bolzano e Foggia); per
questo in Piemonte è anche detta la
Granda.
Geografia
Cuneo si trova su una terrazza
alluvionale a forma di "cuneo" isolata
dalla lenta confluenza verso la pianura
del torrente Gesso a Est e della Stura
di Demonte a Ovest, in posizione
centrale rispetto all'arco delle Alpi
sud-occidentali, dominate dal Monviso,
dall'Argentera, dalla Rocca dell'Abisso
e dalla Bisalta.
Storia
Benché rappresentasse una zona
strategicamente importante per la sua
posizione dominante sulla confluenza di
due fiumi, il luogo su cui sorge la
città ospitò un insediamento stabile
solo in epoca relativamente recente. La
nascita di Cuneo, infatti, risale alla
fine del XII secolo quando (1198) parte
della popolazione della zona, che era
sotto la giurisdizione dell'abbazia di
San Dalmazzo di Pedona ma su cui
signoreggiavano il vescovo d'Asti e i
marchesi del Monferrato e di Saluzzo, si
rifugiò sul "Pizzo di Cuneo" (ben
riparato dai due fiumi) e fondò un borgo
dichiarandolo libero Comune.
Quasi a riconfermare un'opposizione non
solo di fatto ma anche di principio alla
potenza dei Signori feudali, a capo del
nuovo borgo furono posti tre consoli,
due nobili e uno del popolo. Nel 1210 il
marchese di Saluzzo interruppe
l'autonomia del Comune, occupandolo con
le armi. Il Comune insorse nel 1231
anche con l'aiuto di profughi milanesi
(questo fatto fu ricordato con
l'erezione di una chiesa dedicata a
Sant'Ambrogio) e nel 1238 Federico II
riconobbe ai cuneesi la loro libertà.
Nel 1259 cessò la vita veramente
autonoma del Comune il quale si diede
spontaneamente, anche per difendersi dai
troppo potenti vicini, a Carlo d'Angiò,
allora conte di Provenza. Con Alba,
Cuneo fu la principale città dei domini
angioini in Piemonte: era capitale di un
distretto che si spingeva sino alle
valli della Stura, del Gesso, del Grana
e del Vermenagna, aveva statuto proprio,
godeva di particolari franchigie e
batteva moneta.
Il dominio angioino, cessato nel 1382
con la sottomissione dei cuneesi ai
Savoia, fu più volte interrotto: dal
1281 al 1305 fu sottomessa a Saluzzo;
dopo una breve sovranità dei Savoia
(1347-1348), la città fu dei Visconti
(1348-1356) e ancora di Saluzzo (1356) e
dei Visconti (1366-1372). Con il
passaggio della città ai Savoia si
iniziò un nuovo periodo di storia con
l'inserimento graduale del Comune nello
Stato sabaudo in via di crescita e di
formazione definitiva.
La trasformazione avviene nei due secoli
che vanno dal trasferimento ai Savoia
alla morte di Emanuele Filiberto (1580).
Questo periodo è contraddistinto da una
lunga serie di assedi a cui la città fu
sottoposta: Cuneo, che già nel 1515
aveva allontanato dalle sue mura gli
svizzeri in attesa di Francesco I, che
nel 1542 aveva costretto Claude
d'Annebault, con i suoi diciottomila
francesi, a battere in ritirata, nel
1557, sostenendo vittoriosamente uno dei
suoi più duri assedi (dal maggio al 27
giugno contro le preponderanti forze del
maresciallo di Brissac) di fatto salvò
lo Stato ad Emanuele Filiberto.
Il duca lo riconobbe e con diploma del
1559 concesse a Cuneo il titolo di città
e la facoltà di inserire sullo stemma
comunale le armi dei Savoia. Nel XVII e
XVIII secolo altri assedi
caratterizzarono la storia militare di
Cuneo: nel 1639 e 1641 furono le truppe
di Madama Reale a cingere d'assedio la
città; nel 1691 i soldati del Catinat
furono battuti dopo un duro assedio come
poi nel 1744 i franco-spagnoli (Guerra
di successione austriaca). Con
l'occupazione francese si apre l'ultima
fase della storia cuneese. La città
divenne capoluogo del "Dipartimento
della Stura", che anticipò, mezzo secolo
prima e quasi nelle sue esatte
dimensioni, la definitiva "provincia di
Cuneo", creata con la legge del 1859.
Alla restaurazione, nel 1817, Cuneo ebbe
anche una sua diocesi. Durante il
Risorgimento tenne a battesimo i
"Cacciatori delle Alpi", volontari di
Garibaldi. Dal 1943 al 1945 Cuneo fu,
con le sue valli, uno dei maggiori
centri della Resistenza. |
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(Questo articolo è
rilasciato sotto i termini della
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utilizza materiale tratto dalla voce di
Wikipedia: "Cuneo". ) |
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